Il servizio divino dei greci (Adelphi) by Friedrich Nietzsche

autore:Friedrich Nietzsche [Nietzsche, Friedrich]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2019-02-19T16:00:00+00:00

2. GLI «ESEGETI»

Noi li conosciamo come originari di Atene e Olimpia – quelli che provengono da quest’ultima sono designati da Pausania come esegeti degli Eleati. Da Erodoto apprendiamo l’esistenza di esegeti dello stesso genere a Telmesso, mentre grazie a Pausania sappiamo che erano presenti a Sicione, Argo, Messene e Oropo.10 Da non confondere con gli ἐξηγηταὶ τῶν ἐπιχωρίων, menzionati accanto ai primi ad Argo e Messene, e dunque distinti da loro; si ritrovano inoltre a Patera, Platea, in realtà sempre isolati; in costoro bisogna riconoscere quelli che di solito sono chiamati περιηγηταί, guide per stranieri. Pure queste ultime mostrano di avere dimestichezza con le antichità della regione, ma estendono la loro conoscenza anche alla storia successiva. Gli esegeti nel senso rigoroso e alto della parola hanno a che fare esclusivamente con il diritto sacro e vengono pertanto interrogati solo in relazione ad antiche vestigia il cui significato religioso è oscuro e incerto. Essi sono infatti i depositari della tradizione, che viene registrata soltanto più tardi; è possibile, inoltre, che parte di essa non sia stata trasmessa nei testi. Hanno la capacità di applicare i princìpi ai casi particolari, dunque non si tratta solamente di conoscenze. Chi è confuso, chi ha degli scrupoli religiosi, trova consiglio presso di loro. Dalle iscrizioni a Olimpia emerge che nella gerarchia stanno più in basso non solo dei sacerdoti, ma anche dei μάντεις, a cui seguono immediatamente: gli esegeti sono, verosimilmente, degli insegnanti per i giovani sacerdoti e per i sacrificatori inesperti. La loro attività ufficiale consiste: nell’osservazione, innanzitutto, dei segni celesti per le assemblee del popolo e i tribunali; nel consiglio e nell’assistenza relativi alla consacrazione dei santuari e dei simulacri, al servizio divino domestico, alle feste di matrimonio e a quelle per la nascita, in particolare riguardo al culto dei morti e ovunque sia necessaria una specifica purificazione, come nel caso di una morte violenta; infine, nell’interpretazione di tutti gli eventi naturali inconsueti, in particolare nel mondo degli animali, nella misura in cui attraverso gli animali gli dèi manifestano l’intenzione di istruire o di avvertire gli uomini. Essi facevano, con ogni probabilità, anche da intermediari nei rapporti con Delfi, ma di rado li si inviava fin là a consultare l’oracolo, in parte perché questo era il compito dei pythaistes e degli theoroi, in parte perché non potevano assentarsi. Ma i consigli sulle domande da fare, se e in che modo vadano poste, sono la loro specialità, come pure l’interpretazione e la supervisione dell’esecuzione. L’osservazione del volo degli uccelli propriamente detta e l’interpretazione della volontà degli dèi dalle interiora degli animali sacrificali erano escluse dalla loro attività abituale. La prima era compito degli οἰωνισταί, l’altra dei μάντεις, che in parte erano nominati dallo Stato e in parte, sebbene facessero della loro arte un libero mestiere, dallo Stato venivano interrogati e riconosciuti in quanto autorità (così come in campagna svolgevano anche l’attività che in città spettava agli esegeti). Sembrerebbe che il raggio d’azione dei μάντεις fosse meno delimitato e specifico, e così strettamente imparentato con l’attività degli esegeti, che questi ultimi vennero occasionalmente chiamati μάντεις.

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